domenica 1 aprile 2012

Realtà aumentata e fruizione dei beni culturali

Le nuove frontiere del turismo

Esempio di Realtà Aumentata
Se è vero che, scherzosamente, "non tutta la tecnologia viene per nuocere", allora, sicuramente, la prossima frontiera nella fruizione dei beni culturali è la realtà aumentata. In realtà, in questo blog, dove ci si sofferma con un occhio di riguardo sulla realtà siciliana dell'archeologia e dei beni culturali, parlare di realtà aumentata sembra fantascienza. Il mondo regionale dei beni culturali e del turismo è ancora del tutto impreparato alle nuove sfide del web e dell'elettronica. In parte per propria colpa ma, sicuramente anche, perchè nulla viene fatto a livello della regione per incentivare un avanzamento in tal senso: siti web, booking online o appunto augmented reality, sono ancora utopie.
Ma di cosa stiamo parlando ? La realtà aumentata è una tecnica resa possibile grazie alla sempre maggiore disponibilità di dispositivi tecnologici a basso prezzo. In particolar modo, in riferimento alla fruizione turistica, ben si coniuga con i moderni smartphone e tablet, a patto che questi siano dotati di un sistema di posizionamento GPS e di una bussola interna. Questi dispositivi sono infatti fondamentali per permettere al nostro "telefonino" di capire esattamente la propria posizione ed il proprio orientamento geografico. In pratica, il dispositivo è in grado di sapere esattamente cosa si trova di fronte. Quasi sempre si ha anche la necessità di una connessione ad internet, in modo che i dati possano essere scaricati in tempo reale.
Ecco allora che si apre un nuovo mondo dalle infinite possibilità, limitato solo dall'immaginazione del programmatore e delle conoscenze storiche. Guide cartacee e audioguide in un solo colpo diventano obsolete di fronte al visitare un sito archeologico o un museo armati di tablet. Il dispositivo può suggerirci un percorso di visita prestabilito e, nel momento in cui lo puntiamo su un quadro o un monumento, possono apparirci (o essere lette) delle informazioni di approfondimento. Pensate alla possibilità di puntare il vostro tablet verso il Partenone e poterne vedere non solo la ricostruzione virtuale ma anche muovervi a vostro piacimento. La realtà aumentata permette di rendere evidenti anche i più piccoli dettagli di un sito, molto più della cartellonistica, spesso troppo scarna e fornire innumerevoli informazioni culturali scegliendo il momento giusto per fornirle e calibrandole sulle esigenze del fruitore. In Italia si muovono ancora i primi passi nella realtà aumentata applicata ai beni culturali. Si tratta però sicuramente della frontiera del futuro e, tra una decina d'anni non sarà raro vedere le classiche guide Lonely Planet o Touring o Michelin sostituite dagli equivalenti virtuali.
E dal momento che un esempio vale più di mille parole, godiamoci questo bel video dimostrativo di "Puglareality"


1 commento:

Anonimo ha detto...

bella anche l'applicazione in realtà aumentata happy museum del sistema museale delle marche. anche questa realizzata da una piccola azienda di bergamo

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